Deficit di Go nella patogenesi epilettica

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 07 dicembre 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Il recettore degli endocannabinoidi anandamide e 2-arachidonil-glicerolo (2-AG) prevalente nel sistema nervoso centrale è il CB1 (cannabinoid type 1) che, attivato dal legame con queste naturali molecole endogene o per effetto di un composto cannabinoide esogeno come il farmaco dronabinolo o come il Δ9-tetraidrocannabinolo della cannabis, attiva il sistema a ricompensa cerebrale (VTA-nucleo accumbens). Rimane però ancora non bene definito come CB1, agendo quale recettore accoppiato a proteine Gi/o, moduli in via retrograda il rilascio di neurotrasmettitore.

Jung-Mi Choi e colleghi hanno dimostrato che la subunità alfa di Go, Gαo, una proteina associata all’epilessia, è la molecola chiave nella trasmissione della segnalazione di CB1 sulla membrana del terminale presinaptico. Nel prosieguo dello studio, i ricercatori hanno dimostrato che Gαo interagisce con CB1 e molte proteine sinaptiche del cervelletto essenziali per il rilascio di neurotrasmettitore. Una delezione mirata di Gαo presinaptico ha causato una deregolazione dell’eccitabilità cerebellare e della plasticità sinaptica, riproducendo il fenotipo dei roditori CB1RKO. Queste nuove acquisizioni consentono di comprendere come la proteina Go contribuisce alla soppressione di crisi epilettiche e alla regolazione retrograda della neurotrasmissione.

(Choi J.-M. et al., CB1R activates the epilepsy-associated protein Go to regulate neurotransmitter release and synaptic plasticity in the cerebellum. Nature Neuroscience – Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-024-01822-0, 2024).

 La provenienza degli autori è la seguente: Department of Anatomy, Ajou University School of Medicine, Suwon (Corea del Sud); Department of Physiology, Seoul National University College of Medicine, Seoul (Corea del Sud); Neurodegenerative Diseases Research Group, Korea Brain Research Institute, Daegu (Corea del Sud); Research Center, CELLeBRAIN Co., Ltd., Suwon (Corea del Sud); Institute of Biomedical Research, School of Biomedical Sciences, Catholic University of Argentina, Buenos Aires (Argentina); Signal Transduction Laboratory, National Institute of Environmental Health Sciences, Research Triangle Park, NC (USA).

Il gene GNAO1 codifica la subunità alfa della proteina eterotrimerica Go che, nonostante sia la più abbondante proteina G delle sinapsi e sia intensamente studiata, sembra ancora resistere a un chiarimento definito e completo circa il suo ruolo nel cervello. Il motivo principale di questo stallo della ricerca è costituito dall’alta mortalità dei modelli sperimentali animali di encefalopatia epilettica evolutiva (DEE) 17 negli animali con mutazioni Gnao1.

Jung-Mi Choi e colleghi hanno condotto analisi proteomiche su una frazione sinaptosomica di cervello per indagare l’interattoma di Go, e poi hanno generato un “modello non-DEE” impiegando topi Gli1CrERT2 per eliminare selettivamente (KO) la subunità Gαo presinaptica nel cervelletto. L’osservazione sperimentale ha reso evidente che Gαo interagisce con numerose proteine implicate nel rilascio di neurotrasmettitore, così come con il recettore CB1. Nei topi Gnao1 KO (knock out) la formazione delle sinapsi era significativamente ridotta nel cervelletto con una concomitante riduzione della soppressione dell’eccitazione indotta da depolarizzazione, una manifestazione di plasticità sinaptica mediata da CB1 e caratteristica del cervelletto. Questi topi hanno dimostrato deficit motori in test quali rotarod, che misura tempo e capacità di resistenza, test della forza della presa, del passo, di coordinazione e di equilibrio.

Nell’insieme tutti i risultati emersi, per il cui dettaglio si rimanda al testo integrale dell’articolo originale, suggeriscono che Go svolge un ruolo critico nella regolazione del rilascio di neurotrasmettitori ai terminali presinaptici, e che l’assenza nell’intero encefalo può contribuire alla patogenesi della DEE. Questo studio fornisce anche conoscenze nelle vie di segnalazione dipendenti da Go nel cervello, che sono di più generale interesse neurobiologico.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Diane Richmond

BM&L-07 dicembre 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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